La capacità di memorizzazione di un’unità disco a basso costo abbinata alla velocità di un’unità SSD: Le unità disco ibride (o SSHD, “Solid-State Hybrid Drives”) combinano i vantaggi di entrambi i tipi di unità in un unico supporto di memorizzazione. In questo articolo spieghiamo come funziona un’unità disco ibrida e mostriamo quali vantaggi e svantaggi presenta rispetto alle unità disco tradizionali.

1. cos’è un disco rigido ibrido?

Nella tecnologia dell’informazione, il termine “disco rigido ibrido” si riferisce a un dispositivo di archiviazione fisico o logico che combina un supporto veloce (ad esempio, un’unità a stato solido, SSD) con un’unità ad alta capacità (ad esempio, un disco rigido, HDD) .

Si fa una distinzione di base tra due tipi di sistemi ibridi a disco rigido:

• Il sistema ibrido a doppia unità combina due dischi rigidi fisicamente separati (un HDD e un SSD) installati sullo stesso computer. L ‘unità SSD funge da cache per i dati memorizzati sull’unità HDD e conserva le copie dei contenuti più utilizzati, migliorando automaticamente le prestazioni complessive del sistema. Uno dei principali vantaggi di questa tecnologia è che il sistema operativo può rivolgersi a entrambe le unità in modo indipendente quando necessario.
• Nei sistemi ibridi a stato solido (SSHD) , invece, le funzioni sono integrate in un hardware comune. A questo scopo, i produttori implementano una memoria flash NAND nel disco rigido, che viene riconosciuta dal sistema operativo come una partizione separata e sulla quale vengono memorizzati i dati con il maggior numero di accessi.

Buono a sapersi: Un disco rigido ibrido scrive i dati sulla memoria flash fino all’esaurimento della sua capacità. Solo allora il contenuto della memoria flash viene trasferito sul disco rigido.

2 Una panoramica dei vantaggi e degli svantaggi dei dischi rigidi ibridi

La combinazione delle due soluzioni di archiviazione è nata per ragioni puramente pragmatiche. Nei PC desktop era possibile alloggiare più dischi rigidi in un unico alloggiamento, ma anche gli attuali notebook possono spesso ospitare un solo disco rigido. Inoltre, i dischi rigidi SSD puri sono ancora relativamente costosi.

2.1 Più veloce di un normale disco rigido, ma più economico di un SSD

I dischi rigidi ibridi sono un po’ più costosi degli HDD convenzionali, ma comunque significativamente più economici degli SSD con capacità comparabile. Prima di tutto, però, si distinguono per la loro velocità. Con un dispositivo di archiviazione dati ibrido, il sistema operativo si avvia circa quattro volte più velocemente rispetto a un disco rigido tradizionale e funziona in modo molto più fluido.

Anche il riavvio è molto più veloce e le applicazioni si caricano più rapidamente. Per quanto riguarda il salvataggio e il recupero manuale dei file, invece, non si dovrebbe notare alcuna differenza.

Tuttavia, la velocità di un SSHD non può essere paragonata a quella di un SSD. Mentre un’unità allo stato solido pura raggiunge velocità di trasferimento dati superiori a 500 MB/secondo nel test, i valori per gli SSHD devono essere considerati in modo diverso:

• Quando si avvia il sistema e si lavora con determinati programmi , le unità SSHD possono raggiungere velocità di trasferimento pari a quelle delle unità SSD.
• Quando si scrivono e si salvano i dati, invece, rientrano nella normale gamma di velocità degli HDD, con un massimo di 200 MB/secondo.

Per contro, ciò significa che la maggiore velocità degli SSHD si applica solo ad alcuni processi di sistema. Di norma, i dischi rigidi ibridi funzionano circa il 20% più velocemente dei dischi rigidi convenzionali, anche se le prestazioni del sistema aumentano solo del 10% circa. Poiché l’utente difficilmente nota aumenti di velocità inferiori al 20%, nella maggior parte dei casi l’uso di un SSHD non è conveniente.

2.2 Meno rumore di funzionamento e minor consumo energetico

La memoria flash aggiuntiva alleggerisce la memoria magnetica, il che significa che i dischi ruotano meno. Da un lato, ciò comporta una minore rumorosità di funzionamento, produce meno calore residuo e garantisce un raffreddamento più rapido del disco rigido, riducendo così l’usura nel lungo periodo. La durata media di un SSHD è di circa 10 anni.

Inoltre, grazie alla tecnologia della memoria flash, gli SSHD consumano meno energia rispetto ai dischi rigidi tradizionali.

Buono a sapersi: Le unità disco consumano più energia sia in modalità idle che in modalità running, seguite dalle unità SSHD. Le unità SSD pure sono le più economiche e quindi garantiscono la maggiore durata della batteria in un computer portatile.

2.3 La capacità della memoria flash non è sempre sufficiente

L’SSHD agisce in modo intelligente e svolge il suo lavoro senza l’intervento dell’utente. L’algoritmo del controller del disco rigido riconosce i file utilizzati di frequente e decide autonomamente quali trasferire in modo permanente nella memoria flash .

Tuttavia, la dimensione fisica della memoria flash determina anche il numero massimo di contenuti trasferibili. Gli SSHD più costosi sono oggi dotati di memorie flash da 64 GB o più. Con i modelli più economici, invece, a volte si possono verificare dei colli di bottiglia in termini di capacità, in quanto questi modelli con 8 o 16 GB potrebbero non offrire spazio sufficiente per tutti i file di sistema rilevanti.

Inoltre, la distribuzione interna significa che l’utente non ha modo di influenzare i dati da memorizzare nella memoria flash (ad esempio, i file personali). Un altro svantaggio è che l’algoritmo di distribuzione non funziona sempre in modo affidabile. Ad esempio, può accadere che ignori semplicemente i file aggiornati (rilevanti per il sistema).

2.4. recupero dei dati più difficile in caso di guasto

Un’ulteriore difficoltà si manifesta di solito solo quando il supporto dati ibrido si rifiuta di svolgere il suo servizio. Il recupero da un SSHD è un processo estremamente complesso e, soprattutto, lungo che solo raramente porta al successo desiderato.

In definitiva, dipende sempre da quale parte dell’SSHD è difettosa. Ad esempio, se l’unità SSD è guasta, è possibile disattivarla nel BIOS e continuare a utilizzare la memoria magnetica. È più difficile nel caso opposto: se l’HDD si guasta, è quasi sempre necessario uno strumento di recupero corrispondente per recuperare le informazioni.

Fondamentalmente, tuttavia, per un recupero efficace sono sempre necessarie entrambe le parti dell’SSHD, poiché formano un’unità funzionale e i dati vengono scritti continuamente tra le due parti durante il funzionamento.

Una spiegazione degli SSHD è contenuta anche nel seguente video: