E-mail, servizi di streaming o download: senza il DNS difficilmente sareste in grado di orientarvi online, perché esso converte innanzitutto gli indirizzi IP criptici in nomi significativi. I cosiddetti resolver DNS svolgono un ruolo particolare. Essi fungono da interfaccia tra il computer e il server responsabile della risoluzione dei nomi. In questo articolo scoprirete come funziona un resolver DNS e come potete facilmente testare la risoluzione dei nomi dal vostro computer.

1. Cos’è e come funziona un resolver DNS?

Il resolver DNS (o “caching name server”) è un sistema il cui unico compito è quello di risolvere un singolo nome host in un indirizzo IP e renderlo disponibile al client richiedente. Il comando di risoluzione eseguito nel processo può essere utilizzato per scoprire, ad esempio, come sono ospitati determinati servizi web o quali dispositivi hardware corrispondono a quali server.

Fondamentalmente, si distingue tra due tipi di risolutori DNS:

• I resolverDNS aperti consentono interrogazioni da qualsiasi nome di dominio e rispondono in modo ricorsivo.
• Un resolver DNS chiuso , invece, non offre i suoi servizi pubblicamente e solo in un ambiente specifico (ad esempio, nella LAN locale).

Il resolver DNS costituisce l’interfaccia tra l’applicazione e il server dei nomi, eliminando in un certo senso un livello di astrazione. Esso prende in carico la richiesta del programma per conto dell’applicazione, la integra, se necessario, con un FDQN e la inoltra a un server di nomi dedicato.

Le richieste sono effettuate in modo ricorsivo o iterativo. In entrambi i casi, il client trasmette il nome dell’host e specifica il tipo di interrogazione.

• Nel caso di una richiesta ricorsiva, il server indirizzato è responsabile della risoluzione completa del nome . Ciò significa che esso stesso interroga tutti i server dei nomi fino a quando non è possibile una risoluzione completa.
• Nel caso di una query iterativa, il server dei nomi comunica solo l’indirizzo del server di query successivo. Le ulteriori richieste ai server dei nomi corrispondenti devono essere effettuate dal resolver stesso.

Le query effettuate rimangono nella cache per un certo periodo di tempo. Quando viene effettuata una nuova interrogazione, non è necessaria la deviazione attraverso il DNS globale e il risultato può essere fornito direttamente. Soprattutto nelle applicazioni web dinamiche con numerose risorse DNS esterne, è possibile ottenere prestazioni molto più elevate.

Perché è necessario un resolver DNS?

Oltre ai compiti già citati, i resolver DNS sono molto utili anche per la ricerca su Internet, in quanto rendono il Web più trasparente per gli utenti. Ad esempio, è possibile cercare (o “risolvere”) il nome di dominio di un produttore o di un marchio e in questo modo determinare se la presenza su Internet è effettivamente gestita dalla società specificata.

Come posso verificare la risoluzione del nome?

Una risoluzione dei nomi non corretta può causare problemi alla connessione di rete, quindi è necessario tenerla sotto controllo di tanto in tanto. Esistono diversi strumenti e servizi che possono essere utilizzati per verificare la risoluzione dei nomi per IPv4 e IPv6; i più noti sono nslookup, dig o host.

Per verificare la risoluzione dei nomi DNS con nslookup, aprire il prompt dei comandi (CMD) e inserire il comando

nslookup "indirizzo IP" o "nome host".

nella riga di comando. Oltre alle informazioni sul server dei nomi responsabile, riceverete il nome del computer e l’indirizzo IP che state cercando.

Buono a sapersi: La determinazione del nome di un computer tramite l’indirizzo IP funziona solo se nel DNS del controller di dominio è impostata una zona di reverse lookup.

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